Cammino per le strade di Torino trascinando la mia valigia rossa, con uno zaino blu sulle spalle e la testa immersa nei miei pensieri.
Incomincia una nuova avventura, un po' mi spaventa. Passare da un'università all'altra non è facile, sopratutto se distano 400 km una dall'altra. A Padova ho lasciato delle amicizie costruite negli ultimi anni e mesi, che ovviamente sono cresciute nel momento in cui ho deciso di abbandonare i miei studi patavini. Strana la vita, ti gioca sempre certi scherzetti dei quali faresti a meno!
Domani inizio la nuova università e ne sono entusiasta. Il cuore batte a mille, la voglia di mettere tutto il mio impegno in quest' impresa non manca.
Oggi è stato l'anniversario di matrimonio dei miei genitori, 40 anni insieme e sentirli tutti. Abbiamo festeggiato con la tribù di mia sorella S. , un pranzo spaziale vissuto con quasi tranquillità da parte della mia mente. Mi sono goduta il cibo, ho preso un po' di tutto e l'ho assaporato lentamente. Nessuna abbuffata, solo qualche fobia per le tre bignole accompagnate dal caffè fumante. Una coccola camminando in bilico tra il tutto e il niente. Ho vinto io, questa volta ho mantenuto l'equilibrio sopra la follia.